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sabato 27 marzo 2010

Facciamo il primo passo


Ieri ho regalato un libro ad una persona che non avevo mai visto prima. Insieme ad altri amici siamo passati in libreria, abbiamo acquistato un libro a testa e una volta usciti, ci siamo divisi e passeggiando per le vie del centro abbiamo scelto uno sconosciuto al quale regalare il nostro libro.
Semplice, veloce ed entusiasmante! Non capita tutti i giorni di fare un regalo, ancor meno capita di regalare qualcosa ad uno sconosciuto. I dubbi, le perplessità su cosa dire, il timore che il regalo venga accettato ed apprezzato, spariscono improvvisamente quando ci si trova di fronte ad una persona sorpresa dal tuo gesto, che risponde con un sorriso sincero (quello che fa sorridere soprattutto gli occhi).
Il libro che ho regalato, Le lettere di Berlicche di C.S. Lewis, è la raccolta di alcune lettere che presentano gli insegnamenti di un diavolo al suo nipote che deve imparare come conquistare (e far condannare per l’eternità) un giovane. Alla fine di una lettere il diavolo spiega al nipote: “Lasciagli fare qualsiasi cosa, purché non venga all’azione. Nessuna quantità di pietà nella sua immaginazione e nei suoi affetti potrà recarci danno, se riusciamo a tenerla lontana dalla sua volontà. Come ha detto uno degli essere umani, le abitudini attive sono rafforzate per mezzo della ripetizione, ma le passive vengono indebolite. Più spesso egli sentirà senza agire e meno sarà capace di passare all’azione, e, coll’andare del tempo, sarà meno capace di sentire”
Credo che questo diavoletto, di nome appunto Berlicche, abbia proprio capito come tenere imprigionati gli uomini. Il fatto di tenerli inattivi, con tante idee, pensieri che mai si realizzano, tanta “voglia di fare”, tanti “buoni propositi” che rimangono solo nella mente e nelle emozioni è forse una strategia migliore di quella di farci cadere in grandi tentazioni.
Lasciarci fare qualsiasi cosa, senza mai venire all’azione è un buonissimo modo per non permetterci di concretizzare, di rendere veri i nostri progetti e di realizzare noi stessi. Non pensate che molta della frustrazione, il motivo di tanto pessimismo e di tante persone scoraggiate, possa derivare proprio dal fatto che abbiamo tanti progetti, ci fissiamo alcune mete, che non raggiungono mai la volontà e per questo non entriamo in azione?
Anche solo per non darla vinta a Berlicche possiamo fare una piccola prova (speriamo che poi per questo suggerimento Berlicche non si concentri sulla mia anima):
1. Pensiamo a qualcosa che vogliamo realizzare (deve essere qualcosa di semplice e realizzabile in breve tempo, come per esempio telefonare ad una persona che non sentiamo da un po’ di tempo, iniziare a leggere un libro, finire qualcosa che abbiamo lasciato “in archivio”, scrivere una lettera…)
2. Prendiamo un pezzetto di carta e scriviamo subito i passi che dobbiamo fare per raggiungere la meta che abbiamo scelto.
3. Entriamo in azione (un passo dopo l'altro): partiamo dal primo punto della lista e realizziamolo. Subito!
O preferite che ancora una volta la spunti il furbetto Berlicche?

1 commento:

  1. Vi volevo fare dei complienti speciali per questo post che trovo, non solo molto interessante per il fatto di fare un regalo ad uno sconosciuto, ma anche molto utile la spinta verso la concretizzazione.
    Penso che la non-azione sia una malattia che affligge tanta gente!
    Forse un po' tutti, chi prima e chi dopo, ne abbiamo sofferto almeno una volta e guarire non è sempre facile.. infatti quasi sempre Berlicche vince la sua partita.

    Però ti volevo dire che io ho messo in azione un mio grande desiderio che era quello di organizzare eventi.. matrimoni, battesimi, ecc.. e così con la complicità di una amica abbiamo creato Glam Scenography, agenzia di Wedding planner & c..
    Ovvio che è stata dura. Ci siamo fatt
    e in 4 per iniziare e ancora lo stiamo facendo. Ci siamo arrangiate a fare tutto.. ci siamo rimboccate le maniche e abbiamo cercato di imparare e sapere il più possibile sull'argomento..e abbiamo lavorato tanto, investito tempo, energia e denaro.
    Nonostante i tempi siano difficili, i risultati del nostro impegno stanno arrivando e ne sn molto fiera!
    Penso che questa sia la prova che se si desidera tanto una cosa, in un modo o nell'altro, la si può ottenere!
    E per fare questo non è necessario fare sempre grossi investimenti.. anzi, a volte è meglio crescere piano piano, senza rischiare troppo, tenendo sempre la testa ben ancorata sulla spalle e ragionando bene su tutto.. perchè oggi non è più ammissibile improvvisare niente!

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